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Una proposta per il Sinodo sull’inclusione delle persone LGBT+

Cammini di Speranza negli ultimi mesi ha aderito a “Rete per il Sinodo” che riunisce più realtà della Chiesa italiana e che  ha lavorato strenuamente per raccogliere l’invito di contribuire al  cammino sinodale.

La Rete ha lavorato su diversi temi, incluso quello relativo all’inclusione e alla partecipazione delle persone LGBT+ alla vita delle comunità cattoliche.

Alla fine del lavoro, è stato prodotto un documento propositivo finale che il 22 febbraio 2022 è stato inviato alla Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi e alla Conferenza Episcopale Italiana.

Oggi, a conclusione della 76a Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana, il documento viene reso pubblico in due versioni: integrale e sintesi che potete trovare qui di seguito:

ReteSinodoDocumentoLGBTSintesi20220222

ReteSinodoDocumentoLGBT20220222

I punti principali emersi dalla riflessione:

  • sul tema LGBT c’è un grande bisogno nella Chiesa di formazione degli operatori pastorali e
    di tutta la comunità dei credenti. L’approfondimento e la conoscenza delle persone, delle loro
    vite, dei loro amori è la strada per superare pregiudizi e stereotipi e per arrivare ad una piena
    inclusione.
  • Insieme a quei vescovi che si sono espressi in disaccordo rispetto al Responsum della CDF
    del febbraio 2021, che nega la benedizione alle coppie omosessuali, c’è una gran parte del
    Popolo di Dio, laiche e laici, presbiteri, religiose e religiosi, che crede sia tempo che le coppie
    che vogliano celebrare il proprio amore e assumere l’impegno reciproco a una relazione stabile davanti alla propria comunità cristiana possano da essa ricevere una benedizione della loro unione. Se Gesù ci invita a benedire persino coloro che maledicono (Lc 6,28), con quale potere possiamo negare la benedizione a chi si ama?
  • Guardando a ciò che è successo negli ultimi anni, va preso atto che nella pastorale si è fatto
    un passo avanti, ma questo non basta: c’è bisogno di cambiare la dottrina. Non considerare
    le nuove conoscenze che oggi abbiamo, anche grazie ai progressi della scienza, e seguitare
    a parlare nel catechismo di “atti di omosessualità intrinsecamente disordinati”, non trova
    giustificazioni, fa violenza sulle persone, le incolpa per ciò che sono, le umilia e tradisce il
    messaggio di amore e misericordia di Gesù. Non ci sono gli “atti”, ci sono le persone con la
    loro dignità, i loro amori e la loro sessualità, dono di Dio.
  • Chiudiamo con la speranza che la Chiesa chieda perdono alle persone LGBT per i carichi
    inauditi di sofferenza che ha posto sulle loro spalle. Ora, sperando che il tempo non sia già
    scaduto.

Le realtà che hanno costituito la Rete per il Sinodo e che hanno contribuito alla redazione del documento sono:

Adista, Associazione Comunità Emmaus, Cammini di Speranza, CIF – Centro italiano femminile,
Cipax – Centro interconfessionale per la Pace, Comunità cristiane di base, Coordinamento 9 marzo
– Milano, Coordinamento Teologhe Italiane, C3Dem (Costituzione, Concilio e Cittadinanza – Per una
rete tra cattolici e democratici), Donne per la Chiesa, Fraternità Arché, Gruppo Decapoli, Gruppo Il
Faro, La Tenda di Gionata, Noi siamo Chiesa, Noi siamo il cambiamento, Pax Christi, Per una Chiesa
diversa, Ponti da costruire, Pretioperai, Pro Civitate Christiana, Progetto adulti cristiani LGBT,
Progetto giovani cristiani LGBT, 3VolteGenitori, Viandanti.