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Il documento della Rete per il Sinodo sulle persone LGBT+

Pubblichiamo il testo del documento predisposto dalla Rete per il Sinodo sulle persone LGBT+.

Qui la versione integrale: ReteSinodoDocumentoLGBT20220222

Di seguito la sintesi:

Alla Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi – Alla Conferenza Episcopale Italiana

Carissimi fratelli vescovi,
siamo una rete che riunisce più realtà della Chiesa italiana, nata per rispondere al vostro invito a
percorrere insieme un cammino sinodale. In questo ultimo periodo ci siamo confrontati sulla realtà
che vivono nella Chiesa e nella società le persone LGBT, partendo dalle loro testimonianze e da tre
dei nuclei tematici proposti nel documento preparatorio del Sinodo universale:

Questa pagina è una sintesi del documento che la accompagna, attraverso il quale abbiamo voluto
condividere con voi i pensieri emersi e ancor più le emozioni che abbiamo vissuto in questo nostro
percorso, emozioni che una sintesi, per sua natura, non riesce ad esprimere.

Quando in ballo ci sono vissuti ed emozioni è facile andare “fuori tema” rispetto agli obiettivi inziali, ci scuserete quindi se il nostro confronto, partito dai nuclei tematici da voi proposti, è andato oltre e contiamo che voi possiate accoglierlo così come è emerso dal nostro cammino, che ambiamo
definire davvero sinodale.

Ecco quindi di seguito i punti principali emersi:

  • Sul tema LGBT c’è un grande bisogno nella Chiesa di formazione degli operatori pastorali e
    di tutta la comunità dei credenti. L’approfondimento e la conoscenza delle persone, delle loro
    vite, dei loro amori è la strada per superare pregiudizi e stereotipi e per arrivare ad una piena
    inclusione.
  • Insieme a quei vescovi che si sono espressi in disaccordo rispetto al Responsum della CDF
    del febbraio 2021, che nega la benedizione alle coppie omosessuali, c’è una gran parte del
    Popolo di Dio, laiche e laici, presbiteri, religiose e religiosi, che crede sia tempo che le coppie
    che vogliano celebrare il proprio amore e assumere l’impegno reciproco a una relazione
    stabile davanti alla propria comunità cristiana possano da essa ricevere una benedizione
    della loro unione. Se Gesù ci invita a benedire persino coloro che maledicono (Lc 6,28), con
    quale potere possiamo negare la benedizione a chi si ama?
  • Guardando a ciò che è successo negli ultimi anni, va preso atto che nella pastorale si è fatto
    un passo avanti, ma questo non basta: c’è bisogno di cambiare la dottrina. Non considerare
    le nuove conoscenze che oggi abbiamo, anche grazie ai progressi della scienza, e seguitare
    a parlare nel catechismo di “atti di omosessualità intrinsecamente disordinati”, non trova
    giustificazioni, fa violenza sulle persone, le incolpa per ciò che sono, le umilia e tradisce il
    messaggio di amore e misericordia di Gesù. Non ci sono gli “atti”, ci sono le persone con la
    loro dignità, i loro amori e la loro sessualità, dono di Dio.
  • Chiudiamo con la speranza che la Chiesa chieda perdono alle persone LGBT per i carichi
    inauditi di sofferenza che ha posto sulle loro spalle. Ora, sperando che il tempo non sia già
    scaduto.

22 febbraio 2022

Adista, Associazione Comunità Emmaus, Cammini di Speranza, CIF – Centro italiano femminile, Cipax – Centro interconfessionale per la Pace, Comunità cristiane di base, Coordinamento 9 marzo – Milano, Coordinamento Teologhe Italiane, C3Dem (Costituzione, Concilio e Cittadinanza – Per una rete tra cattolici e democratici), Donne per la Chiesa, Fraternità Arché, Gruppo Decapoli, Gruppo Il Faro, La Tenda di Gionata, Noi siamo Chiesa, Noi siamo il cambiamento, Pax Christi, Per una Chiesa diversa, Ponti da costruire, Pretioperai, Pro Civitate Christiana, Progetto adulti cristiani LGBT,
Progetto giovani cristiani LGBT, 3VolteGenitori, Viandanti