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Adesione di Cammini a Inclusive Faith IDAHOBIT

Roma, 22/04/2016. Cammini sostiene l’iniziativa Inclusive Faith IDAHOBIT promossa dal Forum Europeo dei Gruppi Cristiani LGBT.

Per saperne di più:

CREDENTI DI OGNI FEDE DITE NO ALLA VIOLENZA CONTRO LE PERSONE LGBTI

Che cos’è Faith IDAHOBIT 2016?

Faith IDAHOBIT è il nome della campagna lanciata nel 2015 per mobilitare leader religiosi, rappresentanti di tutte le religioni, teologi e laici europei sulla sensibilizzazione dell’opinione pubblica all’uso errato della libertà religiosa al fine di giustificare e incitare alla condanna, alla discriminazione  e alla violenza contro le persone LGBTI e le loro comunità. La libertà religiosa e i diritti LGBTI non si escludono a vicenda ma, piuttosto, sono entrambi parte integrante del nostro sistema di diritti umani, mirato a far sì che ciascuno sia trattato con rispetto e dignità, indipendentemente dall’orientamento sessuale, e dall’identità o espressione di genere.

Come posso sostenere Faith IDAHOBIT 2016?

Il nostro principale obiettivo è individuare e coinvolgere quei credenti che esprimono il desiderio di sostenere IDAHOBIT. Il primo passo in questa direzione potrebbe essere rappresentato dal momento, previsto per il prossimo 17 maggio, di riflessione e azione entrambe mirate alla creazione di una voce europea di credenti che si oppongono alla discriminazione e alla violenza contro le persone LGBTI e le loro comunità. Ecco 2 possibili alternative:

  1. Firmare una Dichiarazione di Fede, in cui, attraverso il sito inclusivefaith.eu, si condanna ogni atto di discriminazione o di violenza contro le persone LGBTI;
  2. Spiegare in un video o in un messaggio scritto perchè la non-discriminazione e la non-violenza sono valori importanti per il nostro lavoro e la nostra vita.

Siamo lieti di collaborare con voi per dare maggior voce al nostro impegno contro la violenza nei confronti delle persone LGBTI e per assicurare luoghi sicuri a quanti sono spesso messi ai margini semplicemente a causa del loro orientamento sessuale e della loro espressione o identità di genere. Il vostro contributo è importante e sarà ascoltato!

Perchè IDAHOBIT?

La Giornata Internazionale contro l’Omofobia, la Bifobia e la Transfobia (International Day against Homophobia, Biphobia and Transphobia) è il momento di mobilitazione mondiale a sostegno della comunità LGBTI. La data ufficiale, per molti Stati e organismi internazionali (v. il Consiglio d’Europa e il Parlamento Europeo), è il 17 maggio. Scelta per commemorare la decisione dell’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) di escludere l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali, il 17 maggio1990, la data è ora un’occasione in cui noi tutti siamo chiamati a celebrare i diritti umani. Certo non ci aspettiamo un improvviso cambio di direzione da parte delle autorità religiose di tanti Stati membri del Consiglio d’Europa; tuttavia, vogliamo lavorare insieme per individuare, coinvolgere e moltiplicare le voci di quei credenti che considerano la discriminazione basata sull’orientamento sessuale e l’identità di genere alla stregua del razzismo, il sessismo e altre forme d’intolleranza.

Sito web: www.inclusivefaith.eu

Hashtag: #inclusivefaith

TESTO DELLA DICHIARAZIONE:

Troppo spesso, nei nostri Paesi, le persone LGBT (uomini e donne omosessuali, bisessuali e transgender) sono vittime di atti di violenza, sottili o conclamati che siano. Vengono insultate, prese in giro, abusate e perfino aggredite. A volte non sono al sicuro nemmeno in casa propria, e sono molti i luoghi in cui essere se stesse e fare coming out può diventare pericoloso.

In occasione della Giornata Internazionale contro l’Omofobia, la Bifobia e la Transfobia, noi leader religiosi, teologi e laici europei dichiariamo dunque quanto segue:

• Non la pensiamo tutti esattamente allo stesso modo quanto a orientamenti sessuali e diversità di genere, ma tutti crediamo che ogni essere umano è stato creato a immagine di Dio. Ciò va oltre qualunque elemento indicatore di identità: età, espressioni e identità di genere, sessualità, razza, gruppo etnico, lingua, capacità, religione. Dobbiamo quindi trattarci con dignità: in modo rispettoso, pacifico e amandoci tra noi. Le violenze contro le persone LGBT sono un’espressione del male.

 • Affermiamo con forza che qualsiasi abuso fisico o verbale non debba essere supportato né legittimato in nome di “Dio”, “tradizioni culturali”, “norme religiose” o “valori familiari”: nessuno dei figli di Dio dovrebbe vivere nella paura. Chiunque usi la violenza contro un altro essere umano nega che Gesù ha chiamato ciascuno di noi ad amare Dio e il prossimo.

 • Incoraggiamo i leader religiosi e tutti i credenti ad astenersi da parole o azioni che possano supportare la violenza contro le persone LGBT e a creare, all’interno delle loro comunità, dei luoghi sicuri dove incontrarsi, dialogare, sostenersi.

 • Riconosciamo che a volte la dignità delle persone LGBT è violata anche dentro le nostre comunità di credenti. Di questo ci pentiamo profondamente.

 • Promettiamo di fare tutto ciò che è in nostro potere per sradicare qualunque equivoco o attacco all’odio e alla violenza contro le persone LGBT, nelle istanze locali, nazionali e internazionali della società civile, delle chiese e loro istituzioni, in cui saremo coinvolti.