“Chiesa, torniamo bambini!
Dopo tanti anni di dubbi, rifiuti e non poche sofferenze, sono ancora cristiano.
Se ho conservato la fede, lo devo all’amore di Gesù, il mio salvatore, il mio liberatore.
Questo amore mi si è manifestato attraverso la testimonianza e l’accoglienza che ho ricevuto dai gruppi storici di omosessuali cristiani. In particolare voglio ricordare il gruppo Davide e Gionata, il gruppo del Guado di Milano (e la pionieristica mailing list GV, il Guado virtuale), i ritiri di Torrazzetta, il gruppo Kairos di Firenze, le Chiese Valdesi di Firenze e Pisa.
Più di recente le persone cristiane queer italiane hanno potuto fare chiesa in molti nuovi modi, nuovi luoghi, nuovi forum, nuove associazioni come questa che ci ospita qui, Cammini di Speranza.
Le cose cambiano!
Ai tanti cristiani che ancora non ci accettano nelle loro parrocchie, nelle loro chiese, nelle loro istituzioni, mando un messaggio d’amore e di fiducia. Vi auguro di essere più lievi (meno ipocriti, più gioiosi) su tutte le questioni che riguardano l’intimità e il sesso delle persone umane.
Un giorno, quando mi sono scoperto omosessuale, mi sono sentito talmente sbagliato che avrei voluto morire. Un altro giorno, invece, come persona omosessuale cristiana, mi sono sentito come un bambino che iniziava una nuova vita, piena di speranza.
Cristiani che ancora non ci conoscete e non ci accettate, coraggio! Possiamo tornare bambini insieme!”