Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA DI CAMMINI DI SPERANZA SULLA VICENDA “RADIO MARIA E TERREMOTO”

Roma, 5 novembre 2016 – Cammini di speranza, l’associazione nazionale delle persone LGBTI cristiane italiane, sulla vicenda delle offensive parole di padre Giovanni Cavalcoli pronunciate attraverso Radio Maria: “Bene la denuncia dell’attitudine non cristiana. Bene anche le scuse ai terremotati. Ma perché ignorare le persone LGBTI?”

“Siamo contenti che finalmente esternazioni deliranti, che spiace escano troppo spesso dai microfoni di un’emittente cristiana, siano state oggetto di denuncia esplicita da parte delle autorità ecclesiastiche” – riferisce Andrea Rubera, portavoce di Cammini di Speranza.

“Incredibile come sia possibile al giorno d’oggi ancora poter udire farneticazioni come quelle pronunciate nei giorni scorsi da padre Giovanni Cavalcoli, sulla connessioni tra terremoti e legge sulle unioni civili, come ipotetica “punizione divina”.

Noi crediamo in un Dio misericordioso, che è Vita e non Morte, che non discrimina, che accoglie tutti.

Siamo anche solidali con le autorità ecclesiastiche che hanno decisamente, e senza ombre condannato le parole di Cavalcoli che, come giustamente ha fatto notare monsignor Becciu, sono datate al periodo pre cristiano e nulla hanno a che fare con il messaggio del Vangelo”.

Bene anche le scuse ufficiali ai terremotati, ingiustamente e malamente tirati in ballo.

L’unica domanda insoluta è perché non siano state formulate analoghe scuse anche alle persone LGBTI, e alle loro famiglie, che secondo le parole di Cavalcoli sarebbero la causa del terremoto?

Crediamo che una chiesa moderna e compassionevole non debba più aver paura di nominare o di rivolgersi direttamente alle persone omosessuali, bisessuali, transessuali e intersessuali che non sono invisibili, esistono e, in questo caso, sono state oggetto di denigrazione.”

Cammini di Speranza
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